Stop Cessione del Credito

Stop alla cessione del credito? Ecco chi può ancora farla!

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La notizia di qualche giorno fa è stata un piccolo “terremoto” nel mondo dell’edilizia e della serramentistica. Un decreto “lampo” ha deciso che per il 2023, non sarà più possibile in molti casi usufruire del sistema di cessione del credito. Quello che permetteva lo sconto immediato in fattura!

Vale per tutti? Vediamo quali sono i casi in cui chi sta per avviare i lavori potrà ancora rientrare nella vecchia normativa, e quelli nei quali sarà necessario inserire la spesa nella dichiarazione Irpef.

Cessione del credito, ecco chi può ancora farla

Partiamo dalla notizia “buona”.
Chi ha presentato la CILA per le ristrutturazioni prima del 17 02 2023 potrà usufruire dello sconto in fattura per i prodotti acquistati.
Perché il decreto va in vigore da questi giorni e non può essere di certo retroattivo.
Chi ha definito la sua spesa con tanto di pratiche per la cessione del credito entro metà febbraio, quindi, vedrà riconosciuto il suo sconto in fattura.

Per coloro che in futuro dovranno richiedere lavori e prodotti finora scontati in fattura, invece, le regole cambieranno. Ecco la notizia “meno buona”!

Andiamo per ordine, cercando di vedere i punti salienti per capire come muoversi, nei diversi casi.

Il decreto legge e la cessione dei crediti

È stato discusso in tempi rapidi e poi approvato: il Decreto Legge 16/02/2023 n.11, tratta delle “Misure urgenti in materia di cessione dei crediti” che riprendevano quelle precedenti approvate nel 2020 (DL 19 maggio 2020, n. 34, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77).

La normativa è precisa e stringente, e dopo 3 anni è stata modificata. Dal 17 febbraio ogni spesa sostenuta per lavori agevolati e prodotti correlati, potrà essere portata esclusivamente come detrazione IRPEF.

In precedenza, invece, era stato possibile cedere il proprio credito fiscale (50%, 110%, etc.) e chiedere quindi l’importo corrispettivo come sconto in fattura.
I lavori agevolati che rientravano nella normativa erano quelli trainanti e trainati per il Superbonus 110%, ma anche per altri interventi o servizi. Erano comprese percentuali utili per lo sconto in fattura con Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni, Sismabonus, Bonus Barriere Architettoniche. Oltre alle detrazioni sull’installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per le auto elettriche.

Non ultime, certo, le detrazioni fiscali sulla sostituzione infissi, con relativo sconto in fattura del 50% – legato principalmente al Bonus Ristrutturazioni.

Tutto finito? Dal 17 febbraio, non è più possibile cedere il credito corrispondente allo sconto, ad esempio il 50%. Lo stop alla cessione dei crediti “improvviso” ha creato molti dubbi che disorientano sia le imprese sia i clienti, soprattutto quelli impegnati nei lavori oppure con scadenza imminente.

Come ripetiamo, ogni caso va esaminato: chi si è mosso prima del 17 febbraio, può conservare il suo sconto!

Lavori edilizi già avviati e sconto in fattura

Coloro che sono impegnati in questo momento nei lavori con Bonus edilizi e Superbonus, sicuramente hanno già presentato e ottenuto le autorizzazioni necessarie prima del 17 febbraio 2023.

Può continuare con il regime fiscale precedente coloro che, entro tale data, hanno:

  • presentato CILAS e CILA
  • avviato i lavori agevolati
  • ottenuto il titolo abilitativo.

Potranno scegliere tra detrazione IRPEF, sconto in fattura o cessione del credito.

È importante, però, comunicare in modo tempestivo alcuni dati all’Agenzia delle Entrate. Entro il 31 marzo 2023 vanno inviate le opzioni della cessione del credito relativo alle spese sostenute nel 2022.

Le indicazioni valgono per tutti? Chiariamo meglio.

1 – Proprietari di una casa unifamiliare o di una abitazione con ingresso autonomo.

Chi ha chiesto il Superbonus 110% – 90%, può ancora fare la cessione del credito se ha presentato la CILAS oppure richiesto il titolo abilitativo entro il 16 febbraio 2023.

Stesso iter anche per chi ha richiesto l’Ecobonus (da 50% a 85%) prima del 17 febbraio 2023 (Cila o richiesta di titolo abilitativo). Potrà richiedere lo sconto in fattura per i lavori di riqualificazione energetica e in edilizia libera; come la sostituzione degli infissi o della caldaia.

Le scadenze valgono anche per i lavori di manutenzione con Bonus Ristrutturazione 50% (manutenzione ordinaria, straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, etc.). Rientrano in questo bonus anche interventi in edilizia libera come l’installazione di impianti fotovoltaici, misure antifurto, etc.

2 – Il condominio.

Se ha chiesto ilSuperbonus 110% – 90%, può scegliere la cessione del credito solo se ha eseguito due azioni. Deve aver adottato la delibera assembleare e presentato la CILAS o richiesto il titolo abilitativo. Tutto sempre entro il 16 febbraio 2023.

Questo iter vale anche per i lavori di Ecobonus citati prima, anche se bisogna fare una precisazione. Il Decreto Legge del 17 febbraio 2023 cancella la cessione del credito per gli interventi di riqualificazione energetica per le parti comuni dei condomini, con un importo dei lavori pari o superiore a 200.000 euro.

Nulla cambia anche per i condomini che abbiano richiesto il Bonus Ristrutturazione: devono aver presentato la Cila o la richiesta di titolo abilitativo entro il 16 febbraio 2023. Questo bonus comprende i lavori di manutenzione ordinaria su parti comuni di condomini, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo.

Il Decreto Legge annovera per lo stop alla cessione crediti anche le spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici. Dal 17 febbraio varrà la sola detrazione IRPEF del 75%.

Altri stop alla cessione crediti

La questione che per alcuni è stata controversa, è lo stop al sistema del credito per il Sismabonus 50% – 85%. Vale la scadenza entro il 16 febbraio 2023 anche per i lavori di messa in sicurezza antisismica di singole unità immobiliari e condomini situati in zona sismica 1, 2 e 3.

Un’altra situazione particolare è quella del Bonus Facciate (90% – 60%), che ha visto le sue aliquote diminuire progressivamente. Dal 1 gennaio 2023, in ogni caso, non è consentito avviare degli interventi agevolati con il Bonus Facciate, quindi si tratta solo di spese pregresse del 2022.

Anche per il bonus facciate, entro il 31 marzo 2023 va comunicata all’Agenzia delle Entrate l’opzione della cessione del credito relativo alle spese sostenute nel 2022 o alle rate residue delle spese del 2020 e 2021.

Se ne può dedurre che, nella maggior parte dei casi, l’importante è aver comunicato o richiesto titoli per effettuare gli interventi entro il 16 febbraio 2023. Anche se non non si sono ancora pagati o avviati i lavori, è possibile comunque scegliere tra lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Gli altri, dovranno prepararsi alla detrazione dall’imponibile IRPEF, in fase di dichiarazione dei redditi per diverse rate annuali.

La data di inizio lavori in edilizia libera

Diversi interventi, come la sostituzione infissi, sono lavori agevolati da bonus fiscali ma non prevedono comunicazioni o particolari titoli abilitativi.

Il dubbio esiste, perché nel decreto non c’è una normativa specifica. In assenza di indicazioni, si può procedere ad una autocertificazione, che indica quando è iniziato l’intervento.

Il DL 11/2023 non lo indica esplicitamente. Quindi, il contribuente dovrà produrre una autocertificazione che indichi la data in cui l’intervento è iniziato.
Sarà necessario presentare la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà con la data di inizio lavori. Attestando che gli interventi di ristrutturazione rientrano tra quelli agevolati dalla normativa fiscale.

È pur vero che sarà necessario produrre documenti di asseverazione per il miglioramento energetico. Oltre ad altre attestazioni che rendono più semplice definire i lavori in corso. Per ogni dubbio, è bene consultare un’impresa o consulente esperti nell’ambito dei Bonus fiscali, dato che la situazione è in mutamento…

Consulenze su Bonus fiscali e detrazioni

Puoi contattarci per avere tutte le informazioni sulle normative, sulle quali siamo ovviamente aggiornati. Possiamo indicarti come portare in detrazione IRPEF le spese sostenute per i tuoi interventi su infissi, serramenti, ristrutturazioni e schermature solari.

Inoltre, potrai scoprire altri sconti che CLAS1990 predispone per i propri clienti al fine di mantenere offerte interessanti, al di là della cessione del credito.

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